Il titolare dell'autorizzazione amministrativa per l'esercizio di un impianto di distribuzione di carburanti ha l'obbligo di garantire la continuità del servizio pubblico di erogazione, non potendo sospendere unilateralmente e volontariamente tale attività senza la preventiva comunicazione al Comune delle ragioni e del periodo di sospensione, ai sensi dell'art. 18 della D.G.R. n. X/6698 del 9 giugno 2017. In caso di sospensione dell'esercizio dell'attività dell'impianto con modalità non conformi a quanto previsto dalla normativa, il Comune è tenuto a diffidare il titolare dell'autorizzazione alla riapertura entro un termine compreso fra un minimo di quindici giorni ed un massimo di sessanta giorni, ai sensi dell'art. 100, comma 1, lettera a) della L.R. 6/2010, al fine di tutelare l'interesse pubblico alla capillare e sicura fornitura di carburanti sul territorio. Il Comune non può essere ritenuto responsabile di uno sviamento di potere per aver adottato il provvedimento di diffida, in quanto tale atto risulta doveroso e vincolato in presenza della violazione degli obblighi di comunicazione e continuità del servizio da parte del titolare dell'autorizzazione.