Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4821 del 8 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:4821PEN

Massima

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Il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso si configura quando l'agente, approfittando della propria posizione apicale all'interno di un'organizzazione criminale radicata sul territorio, ottiene la consegna di beni o denaro dalla vittima, sfruttando il timore e la soggezione derivanti dalla sola evocazione della forza intimidatrice del vincolo associativo, senza necessità di esplicite minacce o violenze. La condotta estorsiva è integrata anche quando il soggetto attivo, pur senza compiere atti di violenza o minaccia, abbia già esibito al momento della costituzione del rapporto la propria appartenenza all'associazione mafiosa, inducendo così la vittima a cedere ai suoi illeciti propositi per paura di ritorsioni. Ai fini dell'aggravante del metodo mafioso, è sufficiente che l'agente faccia riferimento, anche in modo implicito, al potere criminale dell'associazione, in quanto tale potere è di per sé noto alla collettività del territorio in cui opera l'organizzazione. La responsabilità del concorrente nell'estorsione può essere affermata sulla base del suo contributo materiale agli atti illeciti, anche se limitato nel tempo, purché sia dimostrata la sua consapevolezza di agire nell'ambito dell'attività estorsiva posta in essere dall'organizzazione criminale di cui fa parte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppi - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria D. - rel. Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14 giugno 2019 della CORTE DI APPELLO di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MARIA DANIELA BORSELLINO;
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ROMANO Giulio, che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi.
Sentito l'avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMI…

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