Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 6760 del 15 febbraio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:6760PEN

Massima

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Il vizio parziale di mente, riconosciuto in capo all'imputato, comporta la diminuzione della pena nella massima estensione prevista dall'art. 89 c.p., senza che tale riduzione possa essere limitata in ragione di circostanze, come l'uso di alcool e sostanze stupefacenti, che hanno concorso a determinare la condizione di semi-infermità. L'aumento di pena per il reato in continuazione, già definitivamente fissato in sede di precedente giudizio, non può essere oggetto di nuova valutazione in sede di rinvio, essendo precluso al giudice di riesaminare aspetti non impugnati. Il principio di diritto enunciato mira a garantire il rispetto del divieto di reformatio in pejus e della stabilità delle decisioni giurisdizionali, assicurando altresì l'applicazione uniforme e coerente della disciplina sulla continuazione e sulla diminuente della semi-infermità di mente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta da:

Dott. CIAMPI Francesco Maria - Presidente

Dott. CENCI Daniele - Relatore

Dott. RICCI Anna Luisa Angela - Consigliere

Dott. CIRESE Marina - Consigliere

Dott. SESSA Gennaro - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ka.So. (CUI (Omissis)) nato il (Omissis)
avverso la sentenza del 13/12/2022 della CORTE APPELLO di FIRENZE
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELE CENCI;
sulle conclusioni del Pubblico Ministero
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Firenze il 13 dicembre 2022, decidendo in sede di rinvio (da Sez. 3, n. 12949 del 25/01/2021), ha rideterminato, riducendola, la pena nei confronti di Ka.So., che è stato riconosciuto dal G.u.p. del Tribunale di Pisa l'11 ottobre 2018, all'esit…

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