Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 4969 del 31 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:4969PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La chiamata in correità, per poter essere posta a fondamento di una pronuncia di condanna, necessita di riscontri estrinseci che ne confermino l'attendibilità intrinseca. Tali riscontri possono consistere in qualsiasi elemento di prova, di natura rappresentativa o logica, purché siano indipendenti dalla chiamata stessa e abbiano valenza individualizzante, ovvero colleghino il fatto specifico alla posizione dell'imputato. Inoltre, in presenza di un'attività criminosa continuativa, i riscontri relativi ad alcuni episodi possono estendersi a confermare l'attendibilità della chiamata anche su altri fatti della medesima natura, verificatisi tra le stesse persone con analoghe modalità esecutive e in prossimità temporale, in ragione dell'inscindibilità storica e logica del contesto complessivo. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle circostanze attenuanti generiche e nella determinazione della pena, censurabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o arbitrarietà. In tema di sostanze stupefacenti, la circostanza attenuante del fatto di lieve entità può essere riconosciuta solo in presenza di una minima offensività penale della condotta, desumibile sia dal dato quantitativo e qualitativo, sia dagli altri parametri indicati dalla legge, con la conseguenza che il venir meno anche di uno solo di tali indici ne impedisce l'applicazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. MARINELLI Felicetta - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 209/2010 CORTE APP.SEZ.MINORENNI di NAPOLI, del 03/11/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/12/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PATRIZIA PICCIALLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS) del …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.