Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel respingere il ricorso proposto dalla società ricorrente contro il Comune intimato per l'annullamento del provvedimento di reiezione della propria istanza per l'installazione di un chiosco in legno smontabile adibito ad attività di somministrazione di alimenti e bevande, nonché per l'annullamento in parte qua del regolamento comunale di pertinenza, afferma il principio secondo cui l'installazione di chioschi amovibili per la somministrazione di alimenti e bevande su aree del demanio marittimo deve rispettare i necessari requisiti igienico-sanitari e ambientali, senza tuttavia poter essere esentata dalle prescrizioni di precarietà e amovibilità previste dalla normativa comunale, in quanto la costa e l'arenile, in quanto parte integrante del demanio marittimo, sono caratterizzati da una stretta tutela ambientale e da una tendenziale fruizione pubblica da parte dell'intera comunità, fatti salvi gli eventuali usi speciali mediante concessione, che devono comunque garantire spazi di libera fruizione e la piena compatibilità con la preminente e superiore esigenza di tutela ambientale e paesistica. Pertanto, il principio di liberalizzazione delle attività accessorie a quelle turistico-balneari, finalizzato allo sviluppo del settore turistico, non può prescindere dal rispetto delle necessarie tutele igienico-sanitarie ed ambientali, le quali devono essere garantite in modo uniforme sia per i nuovi chioschi che per gli altri esercizi commerciali, senza alcuna forma di esenzione o discriminazione.