Il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica in sanatoria è ammissibile per gli interventi realizzati in area vincolata prima dell'entrata in vigore del d.lgs. n. 157/2006, a condizione che le opere siano conformi agli strumenti di pianificazione paesaggistica e non comportino una lesione irreversibile dei valori tutelati. L'amministrazione preposta alla tutela del paesaggio, nell'esercizio del proprio potere discrezionale, deve valutare la compatibilità dell'intervento con il contesto ambientale in cui si inserisce, tenendo conto non solo degli aspetti naturali, ma anche delle caratteristiche antropiche del luogo, così come percepite dalla collettività. Il giudizio di non compatibilità paesaggistica è illegittimo quando si basa su mere asserzioni di principio, risulta contraddittorio rispetto a precedenti valutazioni favorevoli sulle stesse tipologie di opere, e non è adeguatamente supportato dall'istruttoria in relazione alle effettive condizioni del contesto in cui l'intervento si colloca.