Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48200 del 24 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:48200PEN

Massima

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Il condannato per il delitto di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere ammesso alla liberazione condizionale solo se, oltre a soddisfare le condizioni generali previste dall'art. 176 c.p., ricorre anche il presupposto della collaborazione con la giustizia ai sensi dell'art. 4-bis dell'ordinamento penitenziario. Parimenti, per l'applicazione della misura alternativa della detenzione domiciliare, il titolo del reato rientra tra quelli per i quali la legge esige, oltre alla mancanza di collegamenti con la criminalità organizzata, anche l'ulteriore requisito della collaborazione con la giustizia, non essendo sufficiente la sola assenza di tali collegamenti. Il giudice di sorveglianza, nel valutare le istanze del condannato, è tenuto a verificare la sussistenza di tutti i presupposti di legge, senza poter prescindere dalla condizione della collaborazione, la cui mancanza comporta l'inammissibilità delle richieste.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TO. SA. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 19/05/2008 TRIB. SORVEGLIANZA di GENOVA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. VECCHIO MASSIMO;

Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, Dott. D'((omissis)), Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte Suprema, il quale ha concluso per l'annullamento senza rinvio del provvedimento impugnato, limitatamente alla dec…

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