Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43868 del 26 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43868PEN

Massima

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Il sequestro di persona a scopo di estorsione, realizzato mediante la privazione della libertà della vittima e la minaccia di non restituirle la libertà fino al pagamento di una somma di denaro, integra il reato di sequestro di persona e di tentata estorsione, anche qualora il sequestro sia stato simulato d'accordo con la vittima al fine di recuperare una somma di denaro precedentemente versata per l'acquisto di sostanze stupefacenti. Infatti, l'asserita spontaneità e l'accordo della vittima non escludono la sussistenza del reato, in quanto risulta logicamente inspiegabile che la stessa si sia sottoposta volontariamente a una privazione della libertà, a un viaggio scomodo e pericoloso, con il rischio di incorrere in responsabilità per diserzione, senza alcun motivo plausibile. Inoltre, le modalità del sequestro, l'allontanamento della vittima dal luogo di residenza e la prospettazione della possibilità di non restituirle la libertà rappresentano minacce idonee a costringere i familiari della vittima a consegnare la somma richiesta, configurando così il reato di tentata estorsione, non inquadrabile nell'esercizio arbitrario delle proprie ragioni, in considerazione dell'inesistenza di una legittima tutela di un preteso diritto e della contrarietà dell'origine della pretesa a norme imperative.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) FI. GI. N. IL (OMESSO);

2) CO. OR. N. IL (OMESSO);

3) SA. DO. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 03/05/2006 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIZZUTI GIUSEPPE;

sentito il P.G. Dott. MONETTI Vito che ha concluso per il rigetto dei ricorsi.

MOTIVI DELLA DECISI…

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