Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27081 del 12 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:27081PEN

Massima

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Il reato di concorso in tentata estorsione aggravata, consumata e tentata, può essere configurato anche nei confronti di soggetti estranei all'associazione mafiosa, qualora le modalità della condotta criminosa evochino l'intimidazione derivante dall'organizzazione criminale, anche in assenza di una precisa delineazione dell'associazione mafiosa come entità ontologicamente presente nella realtà fenomenica. L'aggravante di cui all'art. 7 della Legge n. 203 del 1991 è applicabile a tutti coloro che, in concreto, ne realizzano gli estremi, sia che essi siano partecipi di un sodalizio di stampo mafioso, sia che risultino ad esso estranei, purché la condotta criminosa sia idonea ad esercitare una particolare coartazione psicologica sulla vittima, evocando l'esistenza di consorterie e sodalizi amplificatori della valenza criminale del reato commesso. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di tale aggravante, deve dare conto, con motivazione esente da vizi logici e giuridici, degli elementi probatori che dimostrano come l'effetto di intimidazione nei confronti della parte offesa sia stato accentuato dall'evocazione, nella condotta criminosa, della provenienza della pretesa estorsiva da soggetti appartenenti ad un'associazione mafiosa. Inoltre, il giudice di merito, nel determinare la pena, deve motivare adeguatamente in ordine alla concessione o al diniego delle circostanze attenuanti generiche, valorizzando tutti gli elementi rilevanti, quali la gravità del fatto, l'intensità del dolo e il comportamento tenuto dall'imputato dopo la commissione del reato. Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza impugnata, deve verificare che essa sia effettiva, non manifestamente illogica e internamente coerente, senza poter procedere ad una rilettura degli elementi di fatto o all'adozione di nuovi parametri di valutazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. CASSANO Margheri - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PU. AN. , N. IL (OMESSO);

2) NI. MA. , N. IL (OMESSO);

3) D'. EM. , N. IL (OMESSO);

4) ME. LE. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1726/2001 CORTE APPELLO di CATANIA, del 09/07/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'Ambrosio Vito, che ha concluso per…

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