Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11417 del 17 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:11417PEN

Massima

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Il diritto di cronaca e di critica, pur essendo principi costituzionalmente garantiti, trovano un limite nel rispetto della reputazione altrui e nella continenza espressiva. Pertanto, l'esercizio di tali diritti non può tradursi in attacchi gratuiti e offensivi, privi di qualsivoglia interesse pubblico, configurando in tal caso il reato di diffamazione. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di tali esimenti, deve accertare se le espressioni utilizzate, pur muovendo da un fatto veritiero, abbiano ecceduto i limiti della continenza e della pertinenza, dando luogo a mere invettive e insinuazioni offensive, prive di un effettivo rilievo di interesse pubblico. Tali valutazioni, se sorrette da adeguata motivazione logica e giuridica, non sono sindacabili in sede di legittimità, se non per vizi logici o giuridici manifesti. Inoltre, l'irrogazione di una pena detentiva per il reato di diffamazione a mezzo stampa, pur rappresentando un'eccezione, può ritenersi giustificata alla luce della gravità della condotta e del contesto in cui essa si è inserita, come nel caso di un periodico ritenuto strumento delle cosche mafiose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal difensore di:
Gangemi Francesco, nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/3/2014 della Corte d'appello di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Luca Pistorelli;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha concluso per l'annullamento con rinvio sul trattamento sanzionatorio e per il rigetto del ricorso nel resto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la…

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