Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38752 del 23 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:38752PEN

Massima

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Il grave quadro indiziario che giustifica l'applicazione di una misura cautelare personale non richiede la prova logica o diretta del fatto, essendo sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. A tal fine, i singoli elementi indizianti, pur non rivelando da soli un'apprezzabile inerenza al fatto da provare e suscettibili di spiegazioni alternative, possono assumere rilevanza se coordinati e apprezzati globalmente secondo logica comune, consentendo di pervenire logicamente ad un giudizio di alta probabilità dell'esistenza del reato e della sua attribuibilità all'indagato. Pertanto, la valutazione della gravità degli indizi di colpevolezza non può essere condotta attraverso una valutazione atomistica dei singoli elementi, ma deve considerare il loro collegamento logico e la loro complessiva valenza indiziaria, anche in relazione alle circostanze riferite dalla persona offesa e alle caratteristiche oggettive del fatto, senza che assuma rilievo decisivo l'eventuale riconoscimento fotografico espresso in termini di sola "somiglianza" o la possibilità di spiegare in modo alternativo la presenza di impronte digitali. In tale contesto, il giudice di merito gode di un ampio margine di discrezionalità nella valutazione degli elementi indiziari, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o carenza motivazionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1918/2013 TRIB. LIBERTA' di TORINO, del 14/10/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROSA PEZZULLO;

udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Torino, Sezione del riesame, con ordinanza in data 14.10.2013, confermava l'ordinanza emessa dal GIP presso il Tribunale di Torino in data 19.9.201…

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