Consiglio di Stato sentenza n. 3852 del 2012

ECLI:IT:CDS:2012:3852SENT

Massima

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Il Comune concedente di un impianto sportivo pubblico ha l'obbligo di assicurare l'accesso e l'utilizzo della struttura a tutte le associazioni sportive, nel rispetto del regolamento comunale, fermo restando il diritto della concessionaria di esigere una tariffa a copertura dei costi di manutenzione. Tuttavia, qualora il Comune abbia precedentemente affidato la gestione dell'impianto ad altra associazione in regime di concessione, l'amministrazione non può accogliere le richieste di utilizzo da parte di altre associazioni in contrasto con gli impegni convenzionalmente assunti, salvo il caso in cui la concessione sia stata illegittimamente prorogata in violazione del regolamento comunale. In tale ipotesi, l'associazione interessata all'utilizzo dell'impianto deve impugnare tempestivamente l'atto di proroga della concessione, non potendo successivamente contestare il diniego di accesso fondato sugli impegni assunti dal Comune con il concessionario. Il mancato tempestivo ricorso avverso l'atto di proroga della concessione rende improcedibile l'impugnazione del successivo diniego di accesso all'impianto, in quanto l'amministrazione non può recedere unilateralmente dagli obblighi convenzionalmente assunti.

Sentenza completa

N. 06920/2011
REG.RIC.

N. 03852/2012REG.PROV.COLL.

N. 06920/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6920 del 2011, proposto da:
ASD Nuova Circe, rappresentata e difesa dall'avv. Guido Calisi, con domicilio eletto presso Alexander Abate in Roma, viale delle Milizie N.138;

contro

Comune di San Felice Circeo, rappresentato e difeso dall'avv. Corrado De Angelis, con domicilio eletto presso Gennaro Leone in Roma, viale Angelico,97;

nei confronti di

ASD Amatori Circeo, rappresentata e difesa dall'avv. Antonio Galletti, con domicilio eletto presso Antonino Galletti in Roma, via Lucrezio Caro, 63;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. LAZIO - SEZ. STACCATA DI LATINA: SEZ…

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