Il giudice del riesame, nel valutare l'ordinanza cautelare emessa dal giudice procedente, è tenuto a motivare in modo specifico e analitico l'eventuale mancata considerazione, da parte di quest'ultimo, degli elementi forniti dalla difesa, senza potersi limitare a mere affermazioni di stile o a generiche indicazioni. L'onere motivazionale del tribunale del riesame è particolarmente stringente in tali ipotesi, dovendo evitare il rischio di una motivazione apparente, che integrerebbe un vizio di legittimità censurabile in sede di legittimità. Pertanto, il giudice del riesame, nel disporre l'annullamento dell'ordinanza cautelare per omessa valutazione degli elementi difensivi, deve indicare in modo puntuale il contenuto e la natura di tali elementi, al fine di consentire il controllo sulla effettiva autonoma valutazione compiuta dal giudice procedente, in ossequio al principio di cui all'art. 292, comma 2, lett. c-bis, c.p.p.