Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Reggio Calabria sentenza n. 713 del 2017

ECLI:IT:TARRC:2017:713SENT

Massima

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Il provvedimento interdittivo antimafia, adottato dal Prefetto ai sensi dell'art. 10 del D.P.R. n. 252/1998, non richiede la prova certa dell'avvenuta infiltrazione mafiosa nell'impresa, ma è sufficiente la sussistenza di elementi, valutati complessivamente, dai quali sia ragionevolmente desumibile il pericolo di condizionamento o di infiltrazione da parte della criminalità organizzata. Il giudizio di pericolosità si fonda su un criterio probabilistico, secondo il quale è sufficiente che il condizionamento risulti "più probabile che non", sulla base di un quadro indiziario complessivo che evidenzi la sussistenza di rapporti, contatti e frequentazioni della compagine societaria con soggetti legati alla criminalità organizzata. La motivazione del provvedimento interdittivo deve dare conto di tale valutazione complessiva degli elementi indiziari, senza che sia necessaria la prova di una volontarietà dei contatti o di condanne penali definitive a carico degli interessati. L'adozione del provvedimento interdittivo, pertanto, non è illegittima laddove risulti fondata su un quadro indiziario complessivo, valutato secondo il criterio del "più probabile che non", che consenta di ritenere ragionevolmente il pericolo di infiltrazione mafiosa nell'impresa, a prescindere dalla volontarietà dei comportamenti e dalla sussistenza di condanne penali definitive. La revoca del finanziamento pubblico concesso all'impresa, conseguente all'adozione del provvedimento interdittivo, costituisce un atto dovuto per l'amministrazione e per l'istituto bancario erogatore, in applicazione della normativa di settore.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/07/2017

N. 00713/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00172/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

Sezione Staccata di Reggio Calabria

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 172 del 2008, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
-OMISSIS- in proprio e nella qualità di legale rappr.te della -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto in Reggio Calabria, via P. Foti, 1;

contro

Ministero dell’Interno e U.T.G. - Prefettura di Reggio Calabria, in persona dei rispettivi legali rappr.ti, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in Reggio Calabria, via Plebiscito,15;
Ministero dello Sviluppo Economico non costituito in giudizio;

nei confronti di

Banco BPM spa …

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