Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43704 del 14 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:43704PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, desumibile dalla gravità indiziaria, dalla professionalità criminale e dalla predisposizione alla commissione di atti predatori violenti, può giustificare l'applicazione della misura cautelare più afflittiva della custodia in carcere, anche in assenza della disponibilità di misure meno gravose come gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, qualora queste ultime non siano ritenute idonee a scongiurare adeguatamente il pericolo di fuga o di reiterazione del reato. La valutazione della idoneità della misura cautelare deve essere effettuata dal giudice in relazione alle specifiche esigenze cautelari emerse nel caso concreto, tenendo conto della personalità dell'indagato, della sua condotta pregressa e delle modalità della condotta criminosa, senza che sia necessaria una motivazione analitica sulla inidoneità di ogni altra misura meno afflittiva. La pregressa dimostrazione di capacità di autodisciplina da parte dell'indagato durante l'esecuzione di una precedente misura cautelare non esclude di per sé il pericolo di reiterazione del reato, qualora tale pericolo risulti concretamente fondato sulla base degli elementi acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. ALMA Marco - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la ordinanza n. 599/16 in data 8 giugno 2016 del Tribunale di Bologna in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALMA Marco Maria;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ROMANO Giulio, che ha concluso chiedendo il rige…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.