Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23194 del 30 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:23194PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. è configurabile anche quando le condotte violente, umilianti o vessatorie siano poste in essere dai familiari in danno reciproco gli uni degli altri, non essendo necessario che il regime di maltrattamenti sia esclusivo appannaggio di una sola parte. Tuttavia, ai fini dell'integrazione del reato, è necessario che emerga un sistema di condotte abitualmente poste in essere da uno dei soggetti, idonee a creare un contesto di vita familiare persecutorio e umiliante per l'altro, non essendo sufficiente la mera reciprocità di comportamenti lesivi. La valutazione della sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, nonché dell'abitualità della condotta, deve essere effettuata sulla base di una complessiva e attenta disamina del materiale probatorio, senza che possano assumere rilievo mere congetture o incongruenze marginali nel racconto della persona offesa, la cui attendibilità deve essere valutata in relazione alla coerenza logica e alla plausibilità del suo complessivo contenuto. Inoltre, il mancato tempestivo rilievo di nullità relative a provvedimenti incidentali adottati nel corso del procedimento, come l'esclusione di una prova testimoniale, comporta l'inammissibilità della relativa doglianza in sede di legittimità, non essendo sufficiente la mera deduzione del vizio senza la dimostrazione della sua concreta incidenza sulla decisione finale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LIBERATI Giovanni - Presidente

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 616 della Corte di appello di Venezia del 14 febbraio 2019;
letti gli atti di causa, la sentenza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Andrea GENTILI;
lette le conclusioni scritte del PM, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. FIMIANI Pasquale, il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza emessa in data 14…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.