Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9382 del 9 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:9382PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel confermare la custodia cautelare in carcere disposta nei confronti dell'indagato per il reato di concorso in estorsione aggravata, afferma che la motivazione dell'ordinanza impugnata, pur articolata e complessa, è immune dai vizi di cui all'art. 606, comma 1, lett. e) c.p.p. in quanto adeguatamente esamina e valorizza gli elementi di prova a carico dell'indagato, quali le dichiarazioni convergenti dei chiamanti in correità e della persona offesa, nonché le successive dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, che individuano il ruolo dell'indagato nell'ambito del sodalizio criminoso. Pertanto, il giudice di legittimità ritiene che la motivazione dell'ordinanza cautelare sia congrua e logica, sorretta da una valutazione complessiva degli elementi probatori acquisiti, idonea a giustificare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DI. TE. AN. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 8562/2011 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 29/11/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

sentite le conclusioni del PG Dott. Riello per l'inammissibilita'.

RAGIONI DELLA DECISIONE

1. Di. Te.An. ricorre personalmente avverso l'ordinanza con la quale il Tribunale di Napoli in data 29.11.2011 ha confermato l…

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