Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28440 del 16 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:28440PEN

Massima

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Il reato di incendio di cui all'art. 423 c.p. si configura quando l'agente agisce con dolo generico, cioè con la volontà di cagionare una combustione di non lievi proporzioni, tendente ad espandersi e non facilmente contenibile, a differenza del reato di danneggiamento seguito da incendio di cui all'art. 424 c.p., caratterizzato dal dolo specifico di danneggiare mediante l'impiego del fuoco, senza la previsione dell'incendio di cui all'art. 423 c.p. L'elemento psicologico del reato di incendio deve essere desunto da elementi oggettivi, quali le modalità esecutive del fatto e l'idoneità della condotta a cagionare un incendio di rilevanti proporzioni, anche se contenuto dagli interventi tempestivi di spegnimento. La minaccia di morte è sempre considerata minaccia grave ai sensi dell'art. 612 c.p., mentre le lesioni personali, se aggravate, sono procedibili d'ufficio ai sensi degli artt. 585 e 577 c.p., a prescindere dalla remissione di querela. La mancata concessione delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivata con riferimento alla personalità dell'imputato, desunta dai suoi precedenti penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella Patriz - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 584/2011 CORTE APPELLO di ROMA, del 19/07/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/06/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FODARONI Giuseppina che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO …

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