Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48589 del 23 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:48589PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare per l'applicazione della misura della custodia in carcere, può essere desunto dalla valutazione complessiva della personalità dell'imputato, dalla gravità dei reati commessi, dal contesto criminale di riferimento e dalla sua pregressa condotta, anche in relazione all'inosservanza di precedenti misure limitative della libertà personale. Tali elementi, debitamente accertati e motivati dal giudice, possono giustificare il mantenimento della misura cautelare più afflittiva, anche in assenza di una condanna definitiva, qualora vi sia il concreto e attuale pericolo che l'imputato possa commettere ulteriori gravi delitti, soprattutto se commessi con l'utilizzo di armi e in contesti di criminalità organizzata. La valutazione della pericolosità sociale dell'imputato non può fondarsi esclusivamente sulla gravità del reato e sulla pena irrogata, ma deve essere effettuata in modo approfondito, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti della sua personalità e della sua condotta, al fine di accertare la concreta e attuale sussistenza del pericolo di reiterazione delittuosa, anche in relazione alle eventuali modifiche normative intervenute in materia cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Presidente

Dott. NOVIK Adet Toni - Consigliere

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/03/2017 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MONICA BONI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. MARINELLI FELICETTA che conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1.Con ordinanza in data 28 marzo 2017 il Tribunale di Napoli confermava l'ordinanza emessa in data 14 marzo 2017, con la quale la Corte di Assise di Napoli all'…

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