Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 156 del 2023

ECLI:IT:TARAQ:2023:156SENT

Massima

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Il manufatto realizzato senza titolo abilitativo, pur essendo di facile amovibilità, perde il requisito della precarietà e temporaneità quando è destinato al soddisfacimento di esigenze non eccezionali e contingenti, ma permanenti nel tempo, configurando così un intervento di nuova costruzione soggetto all'obbligo del permesso di costruire. Pertanto, l'ordinanza di demolizione emessa dal Comune nei confronti di tale manufatto, in assenza dei necessari titoli edilizi, è legittima in quanto volta a ripristinare la legalità edilizia violata, non rilevando la mera possibilità tecnica di rimozione del manufatto stesso. La precarietà e temporaneità dell'opera, che la esonerano dall'obbligo del permesso di costruire ai sensi dell'art. 6 del D.P.R. n. 380/2001, presuppongono un uso specifico e limitato nel tempo del bene, non ammettendo che lo stesso possa essere finalizzato al soddisfacimento di esigenze permanenti. Pertanto, il carattere non eccezionale né provvisorio del manufatto, utilizzato per oltre dodici anni, comporta l'assenza dei titoli edilizi necessari per il suo mantenimento, legittimando l'ordine di demolizione emesso dal Comune. La valutazione della natura precaria o meno dell'opera non può basarsi esclusivamente sulla possibilità tecnica di rimozione del manufatto, ma deve tenere conto della sua effettiva destinazione d'uso e della durata del suo utilizzo, al fine di verificare se esso sia realmente diretto a soddisfare esigenze contingenti e temporanee, ovvero se abbia assunto carattere di stabilità e permanenza, configurando così un intervento di nuova costruzione soggetto all'obbligo del permesso di costruire. In quest'ultimo caso, l'ordine di demolizione emesso dall'autorità comunale è legittimo e volto a ripristinare la legalità edilizia violata.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/03/2023

N. 00156/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00326/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 326 del 2021, proposto da
((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in L'Aquila, via Garibaldi ,62;

contro

Comune di Corropoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 13 del 5.6.2021, con la quale il responsabile dell'Area Tecnica comunale ha ordinato …

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