Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46002 del 2 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:46002PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per l'imputazione di associazione mafiosa, deve tenere conto delle dichiarazioni concordanti di più collaboratori di giustizia che individuano il soggetto come affiliato al sodalizio criminale, anche in relazione a specifici incarichi ricoperti all'interno dell'organizzazione. Tali dichiarazioni, se adeguatamente motivate dal giudice di merito in ordine alla loro attendibilità intrinseca ed estrinseca, costituiscono elementi indiziari gravi, precisi e concordanti idonei a giustificare l'applicazione della misura cautelare, senza che sia necessario un puntuale riscontro di ogni singolo elemento riferito dai collaboratori. Inoltre, la valutazione del pericolo di recidiva, ai fini dell'applicazione della custodia cautelare, può fondarsi sulla pregressa condotta criminale dell'indagato, comprovata da precedenti penali definitivi per reati della stessa indole, nonché sulla gravità e pericolosità dei reati contestati, senza che sia necessario dimostrare l'inefficacia della pena detentiva già scontata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/03/2016 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPUTO;
Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. TOCCI S., che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 16/01/2016, il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Catania applicava la misura cautelare della custodia in carcere nei confro…

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