Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12033 del 18 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:12033PEN

Massima

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Il diritto di critica, quale legittima manifestazione del pensiero, può essere esercitato anche nei confronti di soggetti che abbiano reso pubbliche dichiarazioni o compiuto atti ritenuti discutibili o censurabili, purché l'esercizio di tale diritto avvenga in modo obiettivo, senza eccedere nella forma e nei contenuti, e sia finalizzato alla tutela di interessi meritevoli di protezione. In particolare, il comunicato stampa diffuso da un soggetto per tutelare l'immagine e la reputazione della propria organizzazione a fronte di dichiarazioni ritenute fuorvianti o strumentali da parte di un altro soggetto, non integra gli estremi del reato di diffamazione qualora risulti proporzionato e privo di intenti denigratori, costituendo legittimo esercizio del diritto di critica. Il giudice, nel valutare la legittimità di tale comunicato, deve tenere conto del contesto fattuale e delle finalità perseguite, evitando di sindacare il merito delle valutazioni espresse, purché le stesse risultino sorrette da una motivazione logica e coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MO. FR. , N. IL (OMESSO);

2) BE. GI. BA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 17/10/2006 GIP TRIBUNALE di MONZA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. SCALERA VITO;

udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Sostituto Dott. D'Angelo Giovanni, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Mo. Fr. , costituito parte civile nel procedimento per di…

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