Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 33096 del 23 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:33096PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della conferma della misura cautelare, può essere legittimamente desunto dalle modalità delle condotte contestate, anche quando esse siano risalenti nel tempo, ove persistano atteggiamenti sintomaticamente proclivi al delitto e collegamenti con l'ambiente in cui il fatto illecito è maturato. La prognosi di pericolosità non si rapporta solo all'operatività dell'associazione criminosa o alla data ultima dei reati fine dell'associazione, ma ha ad oggetto la possibile commissione di delitti che siano espressione della medesima professionalità e del medesimo grado di inserimento in circuiti criminali che caratterizzano l'associazione di appartenenza. Il decorso del tempo dalla commissione del reato, pur rilevante ai fini della valutazione della pericolosità del soggetto, non determina automaticamente un affievolimento delle esigenze cautelari, dovendo il giudice verificare, in concreto, se permangano atteggiamenti sintomatici di una propensione a delinquere e collegamenti con l'ambiente criminale di riferimento. Pertanto, il giudice può legittimamente confermare la misura cautelare, anche in assenza di nuovi elementi di fatto, ove ritenga che il soggetto conservi un radicato inserimento nei circuiti criminali, sulla base di una valutazione complessiva degli elementi acquisiti, senza che ciò integri un vizio di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MONTAGNI Andrea - Presidente

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - rel. Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/02/2019 del TRIB. LIBERIA' di ROMA;
svolta la relazione dal Consigliere Dott. GABRIELLA CAPPELLO;
udito il Procuratore generale, in persona della Dott.ssa MARINELLI FELICETTA, la quale ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS) del foro di Reggio Calabria, in qualita' di sostituto processuale dell'Avv. (OMISSIS) del foro di Roma, per (OMISSIS), come da nomina ex articolo 102 c.p.p. depositata in…

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