Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44318 del 30 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:44318PEN

Massima

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La contestazione della circostanza aggravante di cui all'art. 476, comma 2, c.p., relativa alla natura fidefacente dell'atto pubblico oggetto di falso ideologico, richiede l'esplicita indicazione di tale qualità nell'imputazione, non essendo sufficiente la mera menzione dell'atto pubblico. L'omessa contestazione della natura fidefacente dell'atto viola il diritto di difesa dell'imputato, il quale deve essere messo in condizione di conoscere e discutere tale elemento qualificante la fattispecie aggravata. La semplice descrizione degli elementi materiali della condotta non è idonea a rendere edotto l'imputato della valutazione giuridica che il giudice intende attribuire all'atto, trattandosi di un profilo che implica complesse valutazioni interpretative e applicative di norme anche extrapenali. Pertanto, la legittima contestazione dell'aggravante in esame richiede l'esplicita indicazione della natura fidefacente dell'atto, mediante l'espressa qualificazione dello stesso come tale, il riferimento alla norma di cui all'art. 476, comma 2, c.p., o l'utilizzo di formule testuali equivalenti ma chiare nel significato, come il riferimento alla fede privilegiata dell'atto o alla necessità di proporre querela di falso per escluderne tale funzione probatoria. In assenza di una siffatta contestazione, l'imputato non può essere ritenuto responsabile della fattispecie aggravata, con conseguente declaratoria di prescrizione del reato nella forma semplice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/01/2018 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. EDUARDO DE GREGORIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DE MASELLIS Mariella, che ha concluso chiedendo;
Il Proc. Gen. conclude per l'annullamento senza rinvio per intervenuta prescrizione;
udito il dife…

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