Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30563 del 30 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:30563PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della conferma della custodia cautelare in carcere, può essere desunto dalla gravità del fatto, dai futili motivi che hanno determinato l'azione delittuosa e che denotano un'indole violenta, dalla precedente condanna riportata e dai procedimenti pendenti a carico dell'imputato, nonché dalla sua dedizione all'assunzione di sostanze stupefacenti. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono giustificare l'adozione di una misura cautelare detentiva, in quanto ritenuti indice di una pericolosità sociale tale da non poter essere adeguatamente contenuta con misure meno afflittive. La valutazione della sussistenza di tali esigenze cautelari rientra nell'ambito del giudizio di merito, non sindacabile in sede di legittimità, ove il provvedimento impugnato risulti adeguatamente motivato sulla base degli elementi di fatto accertati nei precedenti gradi di giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

VO. Sa. , nato il (OMESSO);

avverso la ordinanza pronunziata ex articolo 310 c.p.p. in data 16.3.2010 dal Tribunale di Genova;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso;

Udita la relazione fatta dal consigliere Dott. DI TOMASSI Mariastefania;

Udito il Sostituto Procuratore generale dott. IACOVIELLO Francesco Mauro, che ha concluso chiedendo la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.

F…

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