Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11497 del 17 agosto 1990
ECLI:IT:CASS:1990:11497PEN
Massima
Massima ufficiale
E' manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 12 legge n. 405 del 1978, 468, 469, 102 e 103 cod. proc. pen. sollevata sul rilievo che tali norme contrasterebbero con l'art. 24 cost. nella parte in cui consentono al giudice di confermare le statuizioni civili di una sentenza di primo grado nell'ipotesi di estinzione del reato per amnistia anche senza esplicita istanza del P.M. e della parte civile ed in assenza di quest'ultima, e, quindi, senza che la questione venga discussa in sede dibattimentale. Invero l'obbligo del giudice di decidere sull'impugnazione ai soli effetti civili, ai sensi dell'art. 12 legge n. 405 del 1978, non incide sul diritto e sulle possibilità dell'imputato di difendersi dalle pretese della parte civile, alle cui istanze può opporsi nel giudizio penale anche in assenza della suddetta parte. Pertanto è evidente che non viene menomata la uguaglianza dell'imputato nei confronti della parte civile.
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