Cassazione penale Sez. III sentenza n. 25055 del 5 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:25055PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento di divieto di accesso agli impianti sportivi e di obbligo di presentazione presso le autorità di pubblica sicurezza, adottato ai sensi della L. n. 401 del 1989, art. 6, può essere legittimamente applicato anche a condotte violente poste in essere dai tifosi non direttamente durante lo svolgimento della manifestazione sportiva, ma in occasione e a causa di essa, quando sussiste un nesso di diretta e stretta causalità tra i fatti addebitati e l'evento sportivo. Ai fini dell'applicazione di tali misure di prevenzione, infatti, rilevano non solo le condotte tenute all'interno o nelle immediate vicinanze dell'impianto sportivo, ma anche quelle realizzate in luoghi diversi, purché in connessione con lo svolgimento della manifestazione, come nel caso di violente proteste poste in essere dai tifosi in solidarietà con altri sostenitori colpiti da analoghi provvedimenti di divieto di accesso, in concomitanza con lo svolgimento dell'incontro di calcio. La sussistenza di tale nesso causale tra la condotta e l'evento sportivo, che giustifica l'adozione delle misure previste dalla citata normativa, deve essere adeguatamente motivata dal giudice, senza che sia necessario che i fatti si siano verificati direttamente all'interno dell'impianto o nelle immediate vicinanze dello stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 9/8/2018 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ascoli Piceno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa CARDIA Delia, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 9 agosto 2018 il Giudice…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.