Consiglio di Stato sentenza n. 1348 del 2008

ECLI:IT:CDS:2008:1348SENT

Massima

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Il mancato rispetto dell'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990 comporta l'annullamento degli atti adottati dall'amministrazione, anche qualora sussistano altri motivi di legittimità del provvedimento finale, in quanto la partecipazione del privato non può essere omessa quando i presupposti per il perseguimento di un supposto illecito non sono pacifici ed incontestati. Il rispetto del contraddittorio procedimentale costituisce un principio fondamentale dell'azione amministrativa, la cui violazione determina l'illegittimità degli atti adottati, a prescindere dalla fondatezza delle ragioni sostanziali poste a base del provvedimento finale. La mancata comunicazione di avvio del procedimento, in tali casi, preclude l'esame nel merito delle ulteriori censure proposte, in quanto la violazione di tale garanzia procedimentale è logicamente preliminare rispetto alla valutazione della legittimità del provvedimento nel suo complesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale,

(Quinta Sezione)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 1887/2000, proposto dal sig. Ni. Ma., rappresentato e difeso dagli avv.ti An. Co. e Ca. Lu. Sc., con domicilio eletto in Ro., Lu. Fl., (...) presso il dott. Gi. Gr.;
contro
il Comune di Ca. So. Ti., in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. prof. Ca. Em. Ga., con domicilio eletto in Ro., Lu. Sa. (...) presso l'avv. prof. Al. Ro.;
per la riforma
della sentenza del TAR Piemonte -Sez. I, n. 263 del 29.4.1999, resa tra le parti;
Visto l'atto di appello con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune appellato;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive difese;
Visti gli atti tutti della causa;
Alla pubblica udienza del 27 novembre 2007, relatore il Consigliere Nicol…

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