Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2111 del 17 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:2111PEN

Massima

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Il danneggiamento aggravato di un bene non esposto alla pubblica fede, pur in presenza di una sorveglianza diretta da parte della persona offesa, integra il reato di cui all'art. 625, comma 1, n. 7 c.p., in quanto la mera presenza della persona offesa sul balcone non costituisce una sorveglianza continuativa idonea ad escludere l'esposizione del bene alla pubblica fede. La valutazione della recidiva e della concessione delle attenuanti generiche rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui esercizio non è sindacabile in sede di legittimità se non in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza. Analogamente, la determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui agli artt. 132 e 133 c.p., è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è adeguata ove non si tratti di una pena di gran lunga superiore alla misura media edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandra - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/02/2018 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ROBERTO AMATORE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ELISABETTA CESQUI;
Il Proc. Gen. conclude per l'annullamento con rinvio, limitatamente al trattamento sanzionatorio e recidiva.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Pal…

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