Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12702 del 25 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:12702PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, nonché per reati di traffico di stupefacenti ed estorsione, desumibili dalle dichiarazioni accusatorie di un collaboratore di giustizia, dalle risultanze delle intercettazioni telefoniche e da altri elementi di riscontro, legittima l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in presenza di un concreto e attuale pericolo di reiterazione dei reati, anche in assenza di specifici elementi probatori in ordine alla permanenza del vincolo associativo, in virtù della presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. Ciò in quanto la gravità indiziaria e la pericolosità sociale del soggetto, desumibili dal quadro complessivo degli elementi acquisiti, sono idonee a giustificare il ricorso alla misura più afflittiva, in assenza di soluzioni cautelari alternative adeguate. La valutazione del compendio indiziario, pur dovendo essere puntuale e specifica per ciascun indagato, può legittimamente privilegiare gli elementi di prova più significativi, senza necessità di un'analitica disamina di tutti i riscontri, purché la motivazione risulti adeguata e logicamente coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. GIRONI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ST. FR. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 21/12/2006 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. GIRONI ((omissis))NI;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. DI CASOLA Carlo, per la inammissibilita'.

MOTIVI DELLA DECISIONE

L'ordinanza in epigrafe ha confermato, in sede di riesame, quella del G.i.p. applicativa della custodia cautelare in carcere nei confronti di…

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