Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 46498 del 10 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:46498PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, come la 'ndrangheta, può essere desunta anche da elementi indiziari, come le dichiarazioni di collaboratori di giustizia e le risultanze di intercettazioni debitamente autorizzate, che dimostrino la stabilità del rapporto del soggetto con l'organizzazione criminale, a prescindere dalla limitata durata temporale degli elementi probatori specificamente acquisiti. Ciò in quanto l'appartenenza ad una consorteria mafiosa, caratterizzata da una struttura unitaria e gerarchica, comporta il radicamento del singolo nell'organizzazione, anche in assenza di una sua diretta e continuativa partecipazione a specifiche attività delittuose, essendo sufficiente il suo stabile inserimento nell'associazione, con il conseguente assoggettamento ai suoi vincoli e la disponibilità a porre in essere, anche occasionalmente, condotte funzionali al perseguimento degli scopi criminosi. Pertanto, la prova della partecipazione ad un'associazione mafiosa non richiede necessariamente la dimostrazione di una prolungata militanza del soggetto all'interno dell'organizzazione, essendo sufficiente l'accertamento della sua stabile affiliazione, desumibile anche da elementi indiziari, come le dichiarazioni di collaboratori di giustizia e le risultanze di intercettazioni, che dimostrino il suo radicamento nell'associazione e la sua disponibilità a operare per il perseguimento dei suoi fini delittuosi, anche in modo episodico. Ciò in quanto l'appartenenza ad una consorteria mafiosa, caratterizzata da una struttura unitaria e gerarchica, comporta il coinvolgimento del singolo nell'organizzazione, a prescindere dalla durata e dalla continuità della sua partecipazione a specifiche attività criminose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/02/2016 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere ANDREA TRONCI;
sentite le conclusioni del PG Dott. LOY ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso il provvedimento in data 22.02.2016 con cui il Tribunale di Reggio Calabria, adito a seguito dell'impugnazione proposta ai sensi dell'articolo 30…

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