Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13461 del 22 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:13461PEN

Massima

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Il dolo eventuale integra l'elemento psicologico del reato di ricettazione quando l'agente si rappresenta la concreta possibilità della provenienza delittuosa del bene e accetta il rischio di tale provenienza, senza che sia necessaria la conoscenza precisa e completa delle circostanze del reato presupposto, potendo tale consapevolezza desumersi anche da elementi indiretti, quali il comportamento dell'imputato e la mancata o non attendibile indicazione della legittima provenienza del bene. L'assenza di plausibili spiegazioni in ordine all'acquisizione di un bene di provenienza delittuosa si pone come coerente e necessaria conseguenza di un acquisto illecito, integrando l'elemento soggettivo del reato di ricettazione anche a titolo di dolo eventuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 28/6/2011 della Corte d'appello di Roma 1 sezione penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis)) di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona dei Sostituto Procuratore generale, dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile;

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza in …

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