Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4957 del 4 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:4957PEN

Massima

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Il pericolo di recidiva, quale requisito per l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunto dalla sussistenza di precedenti penali specifici e dalla prosecuzione di contatti dell'indagato con i fornitori di droga, i quali costituiscono elementi concreti, univoci e concordanti idonei a giustificare la portata e la natura della misura coercitiva, a prescindere dalla valutazione dell'attualità del pericolo. La valutazione del pericolo di recidiva, ai fini dell'applicazione della custodia cautelare, non richiede la dimostrazione dell'attualità del pericolo stesso, essendo sufficiente la sussistenza di elementi che comprovino la concretezza del rischio di reiterazione del reato, anche in assenza di una immediata pericolosità sociale dell'indagato. La misura cautelare della custodia in carcere può, pertanto, essere legittimamente applicata quando vi siano precedenti penali specifici e concreti elementi che dimostrino la prosecuzione dei contatti dell'indagato con i fornitori di droga, a prescindere dalla valutazione dell'attualità del pericolo di recidiva, in quanto il requisito richiesto dalla legge è la sola sussistenza del pericolo di recidiva, a prescindere dalla sua attualità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) DE. SI. MA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 19/11/2007 TRIB. LIBERTA' di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERPICO FRANCESCO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dr. CEDRANGOLO O. intese alla dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Sull'appello proposto dal locale P.M. avverso l'ordinanza del Giudice monocratico del Tribunale di Roma in dat…

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