Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51450 del 10 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:51450PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La circostanza attenuante della provocazione, anche nella forma c.d. "per accumulo", richiede la sussistenza di un fattore scatenante che giustifichi l'esplosione della reazione violenta, in relazione e in occasione di un ultimo episodio, anche apparentemente minore. Tuttavia, tale reazione deve comunque essere proporzionata all'offesa subita e non può essere eccessiva e inadeguata rispetto all'episodio ultimo dal quale trae spunto, altrimenti viene meno il nesso causale tra l'offesa, anche potenziata per accumulo, e la reazione violenta, facendo propendere invece per l'esistenza di uno stimolo psichico affatto diverso, connotato da sentimenti di rancore o vendetta. Pertanto, l'attenuante della provocazione non può essere riconosciuta quando la condotta criminosa ha avuto come fattore endogeno scatenante una causale non ricollegabile con nesso di causalità alla condotta della vittima, essendovi assoluta inconciliabilità tra l'istinto punitivo e la reazione causata da uno stato d'ira.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2/2016 CORTE ASSISE APPELLO di TORINO, del 01/06/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/06/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. TALERICO PALMA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VIOLA Alfredo Pompeo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore Avv.to (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza del 1 giu…

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