Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24231 del 21 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:24231PEN

Massima

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Il riconoscimento della recidiva facoltativa da parte del giudice di merito richiede una specifica motivazione, volta a verificare in concreto se la reiterazione dell'illecito sia effettivo sintomo di riprovevolezza e pericolosità del reo, tenendo conto della natura dei reati, del tipo di devianza di cui sono il segno, della qualità dei comportamenti, del margine di offensività delle condotte, della distanza temporale e del livello di omogeneità esistente fra loro, dell'eventuale occasionalità della ricaduta e di ogni altro possibile parametro individualizzante significativo della personalità del reo e del grado di colpevolezza, al di là del mero ed indifferenziato riscontro formale dell'esistenza di precedenti penali. Tale motivazione può anche essere implicita, purché risulti che il giudice abbia effettivamente vagliato la meritevolezza dell'aumento di pena connesso al riconoscimento della recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/07/2019 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BORRELLI PAOLA;
Lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale ORSI LUIGI, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza impugnata e' stata emessa il 4 luglio 2019 dalla Corte di appello di Venezia, che ha riformato parzialmente la decisione del …

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