Il provvedimento amministrativo di applicazione dell'obbligo di dimora e del divieto di allontanamento dall'abitazione, adottato dal Questore ai sensi dell'abrogato art. 75-bis del d.P.R. n. 309 del 1990, è privo di fondamento giuridico a seguito della declaratoria di illegittimità costituzionale di tale disposizione, con effetto retroattivo, da parte della Corte costituzionale. Pertanto, il giudice è tenuto ad annullare senza rinvio il provvedimento di convalida di tale misura, in quanto il venir meno della relativa previsione normativa comporta l'impossibilità per l'autorità amministrativa di adottare il provvedimento in questione. Il principio di diritto affermato dalla Corte di cassazione è che la declaratoria di incostituzionalità di una norma che prevede determinati provvedimenti amministrativi, con efficacia retroattiva, determina l'annullamento senza rinvio di tutti i provvedimenti adottati in applicazione di tale norma, in quanto la stessa è stata espunta dall'ordinamento giuridico e non può più costituire il fondamento di alcun atto amministrativo.