Il rinnovo delle concessioni per l'esercizio del commercio su aree pubbliche in scadenza al 31 dicembre 2020 è disciplinato dall'art. 181, comma 4-bis, del D.L. n. 34/2020, convertito in L. n. 77/2020, e dalle relative Linee Guida ministeriali e disposizioni attuative regionali. Tali norme prevedono che il rinnovo sia disposto in favore del soggetto titolare dell'azienda intestataria della concessione, a prescindere dalla forma giuridica prescelta, purché sussistano i requisiti soggettivi, di onorabilità o professionali richiesti. Tra i requisiti è prevista l'iscrizione ai registri camerali quale impresa attiva alla data di avvio del procedimento di rinnovo e comunque al 31 dicembre 2020, salvo che non sussistano gravi e comprovate cause di impedimento temporaneo all'esercizio dell'attività, come la malattia certificata e comunicata al Comune entro il 31 dicembre 2020. In caso di pregressa cessione dell'azienda a terzi, il titolare può comunque ottenere il rinnovo provvedendo alla reiscrizione camerale entro il 30 giugno 2021. Il mancato rispetto di tali termini e requisiti comporta il diniego del rinnovo della concessione, in quanto la normativa è di stretta interpretazione e non ammette deroghe, neppure in presenza di certificazioni mediche relative a periodi successivi. L'Amministrazione comunale è inoltre tenuta a disapplicare la normativa nazionale che prevede il rinnovo automatico delle concessioni per dodici anni, in quanto in contrasto con i principi europei di concorrenza e di libertà di stabilimento, procedendo all'assegnazione delle concessioni solo a seguito di apposita procedura di evidenza pubblica.