Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34528 del 12 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34528PEN

Massima

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La consapevolezza della presenza e del celamento di un oggetto in un determinato luogo non è di per sé indicativa della consapevolezza della presenza e del posizionamento di altro oggetto in un luogo diverso. La responsabilità penale per il reato di detenzione illegale di armi non può essere affermata sulla base di mere congetture o presunzioni di disponibilità esclusiva del luogo di ritrovamento, in assenza di prove certe e univoche della effettiva conoscenza e consapevolezza dell'imputato circa la presenza dell'arma. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, deve evitare ragionamenti inferenziali illogici o privi di adeguato supporto probatorio, e deve tenere conto di tutte le circostanze rilevanti, comprese le dichiarazioni dell'imputato e dei testimoni, senza operare indebite presunzioni a suo carico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIRONI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GR. NI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 27/11/2006 CORTE APPELLO di LECCE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SIOTTO ((omissis));

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE E., che ha concluso per l'annullamento c.r. limitatamente all'attenuante di cui alla Legge n. 895 del 1967 articolo 5. <…

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