Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34092 del 12 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:34092PEN

Massima

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Il vizio parziale di mente, pur senza escludere la capacità di intendere e di volere dell'imputato, può ridurla grandemente al momento del fatto, qualora la particolare gravità delle sue condizioni psichiche, l'incongruenza del suo comportamento e la conflittualità con la vittima, segnalata anche da terzi, consentano di ipotizzare una interferenza della patologia mentale sulle sue facoltà cognitive e volitive. Tuttavia, tale riduzione della capacità di intendere e di volere non esclude la responsabilità penale dell'imputato, il quale rimane imputabile, con la conseguente applicazione di una pena diminuita. La valutazione della capacità di intendere e di volere dell'imputato, anche in presenza di una patologia mentale accertata, deve essere effettuata in concreto, tenendo conto di tutti gli elementi probatori, tra cui il comportamento dell'imputato prima, durante e dopo il fatto, nonché le sue dichiarazioni, al fine di verificare se e in quale misura la patologia abbia inciso sulle sue facoltà cognitive e volitive al momento della commissione del reato. La capacità processuale dell'imputato, pur non essendo oggetto di specifico accertamento peritale, può essere desunta dalla complessiva valutazione delle sue condizioni psichiche, anche sulla base di successivi approfondimenti diagnostici, che dimostrino il suo effettivo recupero di lucidità e di consapevolezza tali da consentirgli di partecipare coscientemente al processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NOVIK Adet Toni - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 28/2015 CORTE ASSISE APPELLO di CATANZARO, del 25/02/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/03/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DI GIURO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
udito, per la parte civili l'avv. (OMISSIS), che si e' riportato alle conclusioni scritte e alle note spese;
Udito il d…

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