Il Comune può esercitare il potere di autotutela e annullare d'ufficio un provvedimento di silenzio-assenso formatosi ai sensi dell'art. 2 della legge regionale n. 17/1994, qualora l'area oggetto della richiesta di permesso di costruire risulti destinata dal vigente strumento urbanistico a zona territoriale omogenea F, sottozona Fc (attrezzature di interesse collettivo), con disciplina urbanistica che non consente l'edificazione residenziale privata. In tal caso, il provvedimento di annullamento in autotutela, pur essendo adottato successivamente al perfezionamento del silenzio-assenso, non necessita di un'approfondita comparazione tra l'interesse pubblico e la posizione del privato, atteso che quest'ultima non risulta ancora consolidata in un legittimo affidamento. L'esercizio tempestivo del potere di autotutela, con adeguata motivazione circa la destinazione urbanistica dell'area, è sufficiente a giustificare l'annullamento del titolo edilizio formatosi per silenzio-assenso, senza che sia necessario un confronto specifico e puntuale tra l'interesse pubblico e la posizione del privato.