Consiglio di Stato sentenza n. 5478 del 2011

ECLI:IT:CDS:2011:5478SENT

Massima

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La misura interdittiva antimafia, adottata dalla Prefettura sulla base di elementi indiziari di possibili infiltrazioni mafiose nell'attività di un'impresa, costituisce una misura cautelare di polizia amministrativa, preventiva e interdittiva, diversa e con funzione distinta dalle misure di prevenzione antimafia di natura giurisdizionale. Essa prescinde da rilievi probatori tipici del diritto penale e mira a cogliere l'affidabilità complessiva dell'impresa affidataria di lavori pubblici, valutando in particolare i fattori induttivi della non manifesta infondatezza di possibili tentativi di infiltrazione delle organizzazioni criminali negli appalti. Il sindacato del giudice amministrativo su tale misura è circoscritto alla verifica della logicità e della congruità della motivazione, non potendosi estendere al merito della valutazione discrezionale effettuata dalla Prefettura sulla base di un quadro indiziario, ove assumono rilievo preponderante i comportamenti e le scelte dell'imprenditore che possano rappresentare un veicolo di infiltrazione mafiosa. Pertanto, la revoca di un contratto di appalto pubblico disposta dalla stazione appaltante a seguito di una informativa antimafia interdittiva è un provvedimento vincolato, non discrezionale, che non richiede una specifica motivazione ulteriore rispetto al mero rinvio alla misura prefettizia, salvo il caso in cui l'amministrazione intenda eccezionalmente proseguire il rapporto contrattuale per ragioni di interesse pubblico, ipotesi che richiede un onere motivazionale rafforzato.

Sentenza completa

N. 03501/2011
REG.RIC.

N. 05478/2011REG.PROV.COLL.

N. 03501/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3501 del 2011, proposto da:
Real Desing Snc, ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, piazza ((omissis)), 20;

contro

U.T.G. - Prefettura di Reggio Calabria in persona del Prefetto pro tempore e Ministero dell'Interno in persona del Ministro por tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei confronti di

Quadrifoglio Spa in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con dom…

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