Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13421 del 9 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:13421PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento seguito da incendio, previsto dall'art. 423 c.p., richiede come elemento costitutivo il sorgere di un pericolo di incendio, sicché non è ravvisabile qualora il fuoco appiccato abbia caratteristiche tali che da esso non possa sorgere detto pericolo. In tal caso, o nell'ipotesi in cui chi appicca il fuoco alla cosa altrui al solo scopo di danneggiarla raggiunga l'intento senza cagionare né un incendio né il pericolo di un incendio, è configurabile il reato di danneggiamento, mentre se detto pericolo sorge o segue l'incendio, il delitto contro il patrimonio diventa più propriamente un delitto contro la pubblica incolumità e trovano applicazione, rispettivamente, gli artt. 423 e 424 c.p. La valutazione della prova, ai fini della formulazione del giudizio di gravità indiziaria, deve avvenire attraverso il ricorso al criterio di verosimiglianza e alle massime d'esperienza, che conferiscono al dato preso in esame valore di prova se può escludersi plausibilmente ogni spiegazione alternativa che invalidi l'ipotesi all'apparenza più verosimile, ponendosi, in caso contrario, tale dato come mero indizio da valutare insieme con gli altri elementi risultanti dagli atti. Nel valutare la ricorrenza delle esigenze cautelari, il pericolo di reiterazione del reato deve essere inteso con riferimento alla commissione non solo dei reati che offendono il medesimo bene giuridico, ma anche di quelli che presentano uguaglianza di natura in relazione al bene tutelato e alle modalità esecutive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizi - Presidente

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza emessa il 02/12/2020 dal Tribunale del riesame di Bologna;
Sentita la relazione del Consigliere Dr. Alessandro Centonze;
Lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dr. Giuseppina Casella, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RILEVATO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa il 02/12/2020 il Tribunale del riesame di Bologna confermava l'ordinanza di custodia cautelare disposta dal Giudice per le indagini …

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