Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18712 del 16 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:18712PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la capacità di intendere e di volere dell'imputato sulla base di una attenta e comparativa analisi di elaborati peritali, può legittimamente optare per la soluzione più favorevole all'imputato, riconoscendo un vizio parziale di mente, senza che ciò comporti un vizio di motivazione della sentenza. Il ricorrente non può sostituire la propria valutazione a quella tecnica operata dal giudice di merito, il quale, nel riconoscere una diminuita capacità di intendere e di volere, ha correttamente applicato i principi in materia di imputabilità, graduando la responsabilità penale in relazione al grado di infermità mentale accertato. La valutazione della capacità di intendere e di volere dell'imputato rientra nell'ambito del libero convincimento del giudice di merito, il quale, ove adeguatamente motivato, non è sindacabile in sede di legittimità, se non per vizi logici o manifesta illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - rel. Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1762/2009 CORTE APPELLO di GENOVA, del 17/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/03/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CORTESE;

udito il P.G. in persona del Dott. LETTIERI Nicola che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso come in ricorso.

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