Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6920 del 23 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:6920PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti si configura quando più di dieci persone si associano stabilmente per commettere una serie indeterminata di delitti in materia di droga, con ruoli e compiti definiti, anche se non tutti gli associati partecipano direttamente alle singole operazioni criminose. L'appartenenza all'associazione può essere provata attraverso elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, quali le intercettazioni telefoniche, i contatti con gli altri associati, i viaggi all'estero per l'approvvigionamento di droga, il possesso di ingenti somme di denaro e di autovetture con doppi fondi, nonché le dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Il ruolo di organizzatore e coordinatore dell'associazione può essere attribuito a colui che impartisce direttive agli altri associati, anche in momenti di crisi dell'organizzazione, e che mantiene i contatti con i vertici dell'associazione. La responsabilità per i reati-fine dell'associazione può essere affermata anche sulla base delle dichiarazioni di concorrenti, se sorrette da riscontri probatori. Il principio del "ne bis in idem" non impedisce di giudicare la partecipazione ad un'associazione per delinquere in un determinato arco temporale, anche se l'imputato è già stato condannato per la partecipazione alla medesima associazione in un periodo diverso, in quanto si tratta di condotte autonome.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Antonio - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. MA. , N. IL (OMESSO);

2) SA. GI. , N. IL (OMESSO);

3) AN. GI. , N. IL (OMESSO);

4) FE. LO. ID. , N. IL (OMESSO);

5) MA. DA. , N. IL (OMESSO);

6) CI. PA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2822/2006 CORTE APPELLO di MILANO, del 29/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso:

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/01/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

Udito il Procuratore Ge…

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