Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29531 del 7 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:29531PEN

Massima

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La minaccia a pubblico ufficiale, pur essendo un reato, può essere esclusa dalla punibilità qualora risulti che la condotta tenuta dall'imputato sia stata dettata da un legittimo esercizio del diritto di critica o di difesa dei propri interessi, in assenza di intenti offensivi o intimidatori. In tali casi, il giudice è tenuto a valutare attentamente le circostanze del caso concreto, al fine di accertare se la condotta contestata possa essere ricondotta nell'ambito di una legittima manifestazione del pensiero o di una legittima tutela di posizioni giuridiche, escludendo la configurabilità del reato per mancanza dell'elemento soggettivo. Inoltre, qualora il reato risulti estinto per prescrizione, il giudice deve dichiarare immediatamente tale causa di non punibilità, senza necessità di pervenire a una decisione più favorevole per l'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - rel. Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 515/2012 CORTE APPELLO di LECCE, del 20/12/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/07/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. AGRO' ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. PRATOLA Gianluigi, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione.

IN FATTO E IN DIRITTO<…

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