Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 8648 del 3 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:8648PEN

Massima

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Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione può essere escluso quando il comportamento della persona sottoposta a misura cautelare abbia concorso in modo colposo a determinare l'errore dell'autorità giudiziaria nell'emettere il provvedimento restrittivo della libertà personale, anche se successivamente tale persona sia stata assolta per alcuni dei reati contestati. Ai fini della valutazione della colpa grave, il giudice deve considerare gli elementi acquisiti al momento della convalida dell'arresto e dell'applicazione della misura cautelare, senza che rilevi l'esito finale del processo penale. Pertanto, la condotta tenuta dalla persona sottoposta a misura cautelare, se ritenuta idonea a contribuire causalmente all'errore giudiziario, esclude il diritto alla riparazione, a prescindere dall'accertamento della responsabilità penale per tutti i reati contestati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO ((omissis)) - Presidente

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Consigliere

Dott. IACOPINO Silvana G. - rel. Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) RA. LU. N. IL (OMESSO);

1) MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE;

avverso l'ordinanza n. 104/2006 CORTE APPELLO di CATANIA, del 13/06/2007;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. IACOPINO ((omissis));

lette le conclusioni del PG Dott. MONETTI Vito, che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

In data 13/6/2007 la Corte di Appello di Catania ha rigettato la domanda di…

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