La partecipazione all'associazione con finalità di terrorismo internazionale può essere integrata dalla condotta di sistematica diffusione verso terzi di informazioni, anche non originali, provenienti da fonti riferibili al gruppo terroristico e attinenti alla sua vita, in quanto sintomatica dello stabile inserimento dell'agente nella struttura organizzativa dell'associazione. L'attività di traduzione e ripubblicazione di tale materiale, finalizzata ad incrementarne la conoscenza e propalazione, costituisce una condotta dotata di particolare efficienza causale sotto il profilo del rafforzamento del vincolo associativo ed espressiva dell'appartenenza dell'agente all'organizzazione. Inoltre, il concorso nella condotta di istigazione e apologia di delitti contro la personalità dello Stato può essere integrato dalla disponibilità delle credenziali di accesso a un sito web utilizzato per la diffusione di contenuti istigatori e apologetici, nonché dall'attività di gestione, manutenzione e traduzione di tali contenuti, in assenza di allegazioni circa l'abusivo utilizzo dell'utenza da parte di terzi. In tali ipotesi, il giudice di merito deve procedere ad una valutazione complessiva del contesto fattuale e comportamentale, senza limitarsi ad un'analisi parcellizzata delle singole condotte.