Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35444 del 11 agosto 2014

ECLI:IT:CASS:2014:35444PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, anche se de relato, possono costituire gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di misure cautelari, purché siano valutate in modo complessivo, risultino intrinsecamente attendibili e convergenti nel loro nucleo essenziale, e siano adeguatamente riscontrate da altri elementi probatori. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione del compendio indiziario, sindacabile in sede di legittimità solo per vizi logici o violazione di legge, senza che sia consentita una rilettura delle risultanze processuali in chiave più favorevole all'indagato. Inoltre, il giudicato cautelare non preclude una nuova richiesta di misura cautelare fondata su elementi probatori sopravvenuti o non valutati in precedenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 622/2013 TRIB. LIBERTA' di MESSINA, del 27/07/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

sentite le conclusioni del PG Dott. CANEVELLI Paolo il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;

uditi i difensori avv.ti (OMISSIS) e (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale del riesame di Messina, con ordinanza del 25 lugli…

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