Il piano di recupero di un centro storico che prevede la ricostruzione di volumi edilizi distrutti durante eventi bellici, nel rispetto dei limiti planivolumetrici preesistenti, è legittimo anche se comporta una deroga alle distanze minime tra gli edifici siti all'interno della zona interessata e quelli esterni, purché tale deroga sia adeguatamente motivata in relazione all'esigenza di assicurare un equilibrato assetto urbanistico, tenuto conto delle specifiche caratteristiche dei luoghi e dell'allineamento degli immobili esistenti. La pianificazione attuativa, anche attraverso piani di recupero, può legittimamente derogare alle distanze minime previste dalla normativa statale, in virtù della competenza delle Province autonome di disciplinare autonomamente la materia degli standard urbanistici e delle distanze minime tra edifici, in attuazione della loro competenza esclusiva in materia di urbanistica.