Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15610 del 26 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:15610PEN

Massima

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La presunzione relativa di pericolosità sociale del partecipe ad associazione mafiosa, prevista dall'art. 275 comma 3 c.p.p., può essere superata solo quando dagli elementi a disposizione del giudice emerga che l'associato abbia stabilmente rescisso i suoi legami con l'organizzazione criminosa; il mero decorso di un rilevante lasso di tempo dalle ultime condotte mafiose contestate, in assenza di altri elementi che dimostrino l'effettivo e irreversibile allontanamento dell'indagato dal gruppo criminale e la conseguente mancanza delle esigenze cautelari, non è sufficiente a superare tale presunzione, specie per le mafie storiche dotate di una riconosciuta e notevolissima forza attrattiva ed intimidatrice. Pertanto, il giudice della cautela non è gravato di un onere di argomentare in positivo circa la sussistenza o la permanenza delle esigenze cautelari, essendo sufficiente il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili nel senso di un'attenuazione delle esigenze di prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. PACILLI G.A.R. - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. TURTUR Marzia Minutil - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PUBBLICO MINISTERO PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO;
c/
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Palermo del primo settembre 2020;
Visti gli atti, l'ordinanza e il ricorso;
Udita nell'udienza camerale del 12 febbraio 2021 la relazione fatta dal Consigliere Giuseppina Anna Rosaria Pacilli;
Letta la requisitoria scritta, presentata ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, dal Sostituto Procuratore Generale i…

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